Cosa fare a Santander in Spagna

Santander, città spagnola capoluogo della Cantabria, si caratterizza per il fatto di essere una realtà storicamente molto antica, anche se venne riconosciuta come città solo nella seconda metà del 1700. La percezione che si potrebbe avere di primo acchito visitandola è che Santander sia una città “priva” di storia, ma bisogna sapere che ciò dipende da alcuni avvenimenti, come un grande incendio che nel 1941 distrusse gran parte di quello che all’epoca era il centro storico cittadino. Nonostante ciò, sono davvero tanti i luoghi che vale la pena visitare e che rendono Santander una meta di sicuro interesse per qualsiasi viaggiatore.

Alla scoperta del centro storico di Santander

Un viaggio alla scoperta di Santander potrebbe prendere il via dal suo centro storico, anche se come detto poc’anzi bisogna essere consapevoli della storia della città e del fatto che degli edifici che c’erano un tempo è rimasto ben poco. Il primo edificio da vedere è senza dubbio la Catedral de Nuestra Señora de la Asunción. Quello che è il luogo di culto più importante della città si caratterizza per uno stile architettonico gotico: la sua edificazione è risalente al 13°secolo e la stessa avvenne dove prima si trovava una abbazia. La Cattedrale di Santander è formata da tre edifici, di cui la più inferiore è la più risalente nel tempo. La chiesa superiore venne costruita nel 14°ecolo, mentre il chiostro, che è senza dubbio la sua parte più interessante, venne costruito nel corso del 15°secolo. La scoperta del centro storico potrebbe poi proseguire con i noti giardini di Santander, ovvero i Jardines de Pereda. Sempre in questa zona si trova il Centro Botin, che porta la firma del grande architetto Renzo Piano: inaugurato nel 2017 è oggi probabilmente il museo più importante di tutta la città, grazie ad una collezione di opere di arte contemporanea davvero interessante e che vale la pena scoprire. Sempre nel centro storico cittadino, nei pressi dei Jardines de Pereda, recandosi verso il lungomare, vi sono due sculture che per gli abitanti della città hanno una grande importanza: venendo dai Jardines de Pereda, la prima ricorda l’incendio che nel 1941 ha distrutto quello che all’epoca era il centro storico, mentre la seconda, che si trova quasi nei pressi del porto, ricorda le esplosioni avvenute tra il 1893 ed il 1894 che ferirono profondamente l’aspetto che allora aveva la città.

Scoprire Santander da un punto di vista gastronomico

Conoscere una città significa anche scoprirla da un punto di vista gastronomico ed ovviamente Santander non fa eccezione. Ecco perché, dopo aver dedicato del tempo al centro storico, varrebbe la pena scoprire il noto Mercato dell’Esperanza, che si trova nella piazza da cui il mercato stesso ha preso il nome. Se si è amanti del pesce si è decisamente nel posto giusto, visto che qui viene venduto solo ed esclusivamente pesce, di qualsiasi tipo e di qualità eccelsa. Tuttavia, scoprire Santander sotto l’aspetto culinario significa provare i pinchos, che altro non sono che piccole porzioni di cibo che si possono mangiare come se fossero un aperitivo. I pinchos sono una sorta di tapas che vengono serviti con un buon bicchiere di vino rosso e si tratta di una esperienza gastronomica da provare se si dovesse decidere di andare in vacanza a Santander.

Le spiagge ed il mare di Santander

Vuoi perché il centro storico cittadino non può offrire troppi spunti, vuoi per la sua posizione geografica, Santander ha reso un suo punto di forza la propria vicinanza al mare. Ebbene, nel corso di una vacanza in città si potrebbe sicuramente trovare tempo e modo di godersi un po’le spiagge ed il mare. Tra le spiagge che meritano una menzione vi è prima di tutto la Playa del Camello, la quale è nota per la presenza di una grande scogliera e che deve il suo nome ad una roccia di dimensioni non troppo grandi che pare avere le fattezze di un cammello. Facendo una passeggiata sul lungomare di Santander, si potrebbe quindi arrivare alla Playa El Sardinero, considerata da chi abita a Santander come la spiaggia più importante di tutta la città. Qui si trovano molti locali notturni e se si è appassionati di surf si avrà modo di dare sfogo a tale passione, anche se in tal senso la spiaggia senza dubbio più indicata è la Playa de Somo.


Scoprire il Faro Cabo Mayor e la penisola della Magdalena

Un altro dei simboli di Santander, che bisognerebbe inserire nel proprio itinerario è sicuramente il Faro Cabo Mayor. Per arrivarci è necessario percorrere quasi tutto il lungomare di Santander per poi prendere una via interna dove sembra di essere trasportati in Scozia. Questo faro entrò in funzione nel 18349 e da subito divenne uno dei luoghi a più forte impatto simbolico di tutta la città. Raggiunto il faro si potrà dire di trovarsi a qualcosa come poco più di 90 metri sopra il livello del mare: la vista di cui si gode da qui è una di quelle cose che difficilmente si dimentica e quindi, se il tempo dovesse permetterlo, vale davvero la pena camminare per mezz’ora attraverso il sentiero che porta al faro e vivere una esperienza visiva ed uditiva, grazie al continuo rumore delle onde e del vento, davvero affascinante.


Prima di fare ritorno a casa, bisognerebbe infine trovare il modo di scoprire la penisola della Magdalena, che si caratterizza per la presenza di un parco di poco meno di 25 ettari ed un palazzo davvero interessante da un punto di vista architettonico oltre che storico, visto che in passato era una residenza reale che veniva utilizzata nel corso del periodo estivo. La sua costruzione risale agli inizi del secolo scorso e fu ovviamente un motore per la crescita della città di Santander da un punto di vista turistico e non solo. Visitare la penisola della Magdalena richiede relativamente poco tempo e quindi vale la pena, nel proprio itinerario, inserirla magari come meta finale.
Insomma, come si può immaginare, Santander pur essendo una città in cui manca la presenza di un centro storico così come lo si intende solitamente, ha comunque molto da offrire sotto l’aspetto storico, culturale, artistico e culinario.

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