VISITARE CIVITA DI BAGNOREGGIO

Civita di Bagnoregio, tra Orvieto e il lago di Bolsena in provincia di Viterbo, nel Lazio, è un luogo davvero incredibile : svetta su un’altura di tufo sulla Valle dei Calanchi ed è possibile raggiungerla solo attraverso un ponte pedonale piuttosto stretto.
Definita come  “La città che muore”, per via della costante erosione delle rocce sulla quale si erge, è nota per essere tra i borghi più belli d’Italia.
Dai tempi degli Etruschi..

Questa cittadella ha origini etrusche che risalgono a ben 2.500 anni fa : conoscendo l’elevato livello di sismicità della zona, sia etruschi che romani, si occuparono di proteggerla, arginando i fiumi e realizzando dei canali di scolo per le acque piovane; inoltre, la sua posizione strategica (vicina alla foce del Tevere) permetteva traffici commerciali e comunicazioni. 

Dopo i romani, questo territorio venne trascurato ed abbandonato per molto tempo.

Civita Foto concesse da ufficio stampa iniziativa (The Gate Comunication).

…Ad oggi 

Civita di Bagnoregio attualmente è raggiungibile solo mediante un ponte di cemento armato lungo 300 metri ed ovviamente percorribile solo a piedi!
L’unicità di questo luogo è data dal terremoto del 1695 che diede origine ad un dirupo che la  separò dalle contrade di Mercato e Rota.
Il piccolo ma caratteristico centro, a partire dal superamento del ponte ha in apertura la Porta San Maria, un monumento sormontato da due leoni che agguantano una coppia di teste umane, volto a simboleggiare la sconfitta dei tiranni dai bagnoresi. La Porta si affaccia sulla piazza principale, dirimpetto alla chiesa di San Donato, la quale ha per tradizione a diocesi di Bagnoregio dall’anno 600.
Conserva ancora oggi, nonostante la restaurazione iniziata nel 1511 (quando vennero demoliti i due cori, la cripta, l’altare maggiore e la parete orientale)  e conclusa nel 1547, le tracce della prima pianta romanica.


Attualmente la chiesa presenta una pianta a tre navate e con una facciata rinascimentale. La base della torre del campanile ha accorpato due sacofagi etruschi realizzati in pietra di basalto.
All’interno vi sono un affresco della scuola del Perugino ed un crocifisso in legno del 400 della scuola di Donatello. 

I palazzi rinascimentali dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni si impongono nelle viuzze con le tipiche case basse con balconcini e scalette esterne tipiche dell’architettura medioevale.

Cosa fare a Bagnoregio
Prima fra tutte, visitare il Museo Antica Civitas, piccolo ma molto caratteristico, in quanto edificato all’interno di un’abitazione;
poi,la grotta di San Bonaventura :  una tomba scavata a strapiombo nel muro di tufo; Frate Bonaventura da Bagnoregio era il biografo di San Francesco di Assisi.

Un piccolo miracolo a Bagnoregio? 

Si narra che, San Francesco durante il suo soggiorno a Civita di Bagnoregio, salvò dalla morte un ragazzo :Giovanni di Fidanza.
La madre di Giovanni,  per ringraziare di questo miracolo, promise al Santo che il figlio sarebbe diventato un frate. E così fu: Giovanni divenne Frate Bonaventura da Bagnoregio.

Salire sulla Rupe Orientale
I famosi “Ponticelli“, gli enormi muraglioni d’ argilla, sono l’ultima traccia di ciò che resta dell’erosione iniziata migliaia di anni fa, ed dalla Rupe, la vista è davvero mozzafiato. 

Soggiornare a Bagnoregio
Gli abitanti sono pochi, il borgo è piccolo, ma i comfort non mancano!
Considerando che la visita può durare anche 4 ore, vi sono ristoranti, trattorie e bar, ma anche bed &breakfast per trascorrere una notte all’insegna di un luogo purtroppo destinato a scomparire, quindi un’occasione unica.

Come arrivare a Civita di Bagnoregio? 

Il modo più comodo per raggiungere Civita di Bagnoreggio è in auto : una volta giunti a valle bisognerà lasciare la vettura a valle, ad un parcheggio a pagamento, dopodichè bisognerà proseguire a piedi (anche se la salita è piuttosto ripida) oppure con una navetta che vi porterà fino all’ingresso del ponte.
Da Nord in auto : Autostrada A1 verso ROMA , uscire a Orvieto, e seguire le indicazioni per Civita di Bagnoregio
Da Sud in auto : l’autostrada è sempre la stessa la A1, ma al casello di Orvieto, bisognerà proseguire sulla statale ( 2 ore circa) 

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